RESPIRO NATURALE – Asilo nido a Brodano (MO)

da Costruire Progetto – Editrice Abitare Segesta Spa – n° 262 Marzo 2005 di Luca Maria Francesco Fabris – Foto Walter Baldini

Alla richiesta di utilizzare risorse energetiche naturali, Raguzzino ha risposto con un sistema di ventilazione che sfrutta le brezze.
Progettare per l’infanzia richiede un vocabolario diverso. Bisogna conoscere molti sinonimi per ideare gli spazi adatti ai piccoli uomini. Diversità di scala, ma nessuna concessione alla banalità. Il giudizio dei bambini, sempre vero e severo, è in agguato. Come il lupo cattivo delle favole. Il progettista può studiare, inventare e adattare, ma deve stare attento a non cadere nelle trappole. Un’esperienza educativa di grande respiro come quella di Reggio Children è divenuta la portavoce a livello internazionale di come le scuole per l’infanzia possano e debbano essere interpretate a partire dal punto di vista del bambino, della sua necessità di scoprire attraverso i sensi, il gioco e l’arte. Scopo di questo approccio è la creazione di un’azione educativa che si intreccia alla complessità delle relazioni emotive e spaziali che innervano la vita. Bimbi che vivono e modificano gli spazi fossero adulti. Adulti che riscoprono che sono stati bambini in una storia progettuale senza soluzione di continuità. Il napoletano Renato Raguzzino ha realizzato per il Comune di (Mo) un interessante asilo in cui la progettazione a dimensione di bambino si coniuga alle tematiche della sostenibilità. Un edificio segnato da una struttura solo apparentemente, che nasconde nei volumi un programma articolato. Una spazialità interna definita dalla flessibilità degli ambienti. Un uso dei materiali basato sulla composizione e sulla sovrapposizione, in una linguistica che enfatizza i dettagli.

I NOMI
COMMITTENTE: Comune di Vignola (MO)
PROGETTO ARCHITETTONICO: Renato Raguzzino (capogruppo)
STRUTTURE: Salvatore D’Agostino
IMPIANTI MECCANICI ED ENERGETICA: Prof. Ing. Flavio Fucci
IMPIANTI ELETTRICI: Alberto Spinelli
ASPETTI GEOLOGICI: Riccardo Caniparoli

IL FLUSSO D’ARIA
Il nuovo asilo nido, posto in una zona di recente espansione residenziale, costituisce un elemento ordinatore all’interno di iglia urbana discontinua. La piccola scuola si apre all’e-consentendo alle aule, tutte orientate a meridione, di rii in uno spazio didattico all’aperto, un’appendice naturale si interfaccia con l’ambiente circostante, dove abitano i cittadini che frequentano la scuola. Chiuso da pareti intonacate di un rosso acceso, l’edificio sfrutta risorse energetiche naturali per garantire al suo interno ort ambientale. Una prestazione che il concorso interale, bandito dall’amministrazione modenese, esigeva erificata e attuabile e che il gruppo guidato da Raguzino ha ottenuto.
Il benessere termoigrometrico raggiunge valori ottimali grazie uttamento di un piano interrato con funzione di accure di energia calorica. Dopo essere stato captato dai due camini posti paralleli alla facciata nord dell’edificio, il l’aria delle brezze prevalenti è condotto nei corridoi soti. Da qui viene distribuito all’interno dell’edificio attra.n sistema di diffusione capillare. La ventilazione naturale viene quindi controllata tramite quattro camini speciali che, fungendo da torri d’estrazione, mettono in depressione i vani, aspirando l’aria esausta verso l’esterno. Le quattro allegre cappe direzionali permettono con una tecnologia semplice, che perde le sue origini nella notte dei tempi, di eliminare la necessità di gruppi frigoriferi per raffrescare l’asilo nido durante l’estate e di ridurre al minimo l’intervento dei gruppi caloriferi nei mesi invernali. Un edificio praticamente permeabile ai flussi d’aria, capace di respirare. E che sfrutta il sole per la produzione dell’acqua sanitaria, grazie a una serie di collettori posta sul tetto curvato. La struttura lignea secondaria del tetto ventilato è rivestita in rame e anche lo spiovente di listelli dileguo che protegge, come fosse un frangisole, la facciata sud della scuola. Una piega della copertura segna l’ingresso principale a ovest.

MATERIALI CERTIFICATI
Raguzzino e i suoi collaboratori hanno scelto materiali e finiture ecocompatibili, certificate non nocive per i piccoli utenti e gli insegnanti. Tutte le strutture portanti orizzontali delle coperture sono in legno lamellare, il cui calore contraddistingue l’ampio spazio dedicato alle attività psicomotori sotto l’importante tetto spiovente che si chiude a nor sorretto dalla grande parete vetrata curvata. Le grand: ture poggiano su pilastri in cemento che, all’esterno, sii mano in simpatici totem, creando uno spazio porticato, reti esterne, in laterizio microporizzato con farina di let no caratterizzate da una notevole inerzia termica. L’mt stato realizzato con malta bastarda e grassello di calo gli infissi sono in legno, mentre i controsoffitti utilizza aule sono in pannelli di lana di legno. Gli ambienti in: sviluppano su varie altezze. I soffitti delle aule sono ril gli spazi per le attività di gruppo sono più alti. Finestr, tezza di bambino, un arredamento vivace e colori pasti le finiture interne garantiscono la permeabilità visiva so di accoglienza e permettono un efficace controllo parte del personale della scuola d’infanzia.

Numeri
I 1.300 i metri quadrati di superficie dell’asilo nido I 4.400 i metri quadrati di superficie del lotto
I 7.800 i metri cubi di volumetria complessiva
I 1.300.000 gli euro necessari alla realizzazione dell’opera

 

Foto ingresso

Vista fronte nord dell’asilo con i camini per l’intercettazione eolica

Foto Camino

Vista ingresso sovrastato dalla copertura in rame

 

 

 

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